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Ad essere soddisfatti non sono soltanto i vertici aziendali del noto marchio Paoletti ma soprattutto i tecnici e l’intero staff organizzativo e amministrativo di Halal International Authority. Grazie alla certificazione Halal rilasciata dall’unica Authority italiana riconosciuta ufficialmente dal World Halal Food Council (unico ente mondiale che ha potere decisionale nell’ambito delle certificazioni Halal) la storica azienda ascolana che da quasi cento anni produce bevande tradizionali, dalla spuma alla gassosa, passando anche per l’aranciata e il chinotto, potrà varcare i confini nazionali esportando i suoi prodotti in tutto il mondo, in particolare nei Paesi arabi. Dunque, grazie ad una grande sinergia tra i vertici aziendali e quelli dell’Authority, i prodotti hanno deciso di sposare in pieno i principi e i dettami della Shariah Islamica, a partire dall’immagine scelta per le etichette.

Importanti accordi sono stati raggiunti e siglati il 14 novembre scorso a Rotterdam nel corso del tavolo tecnico strategico del World Halal Food Council, ovvero il Concilio Mondiale delle autorità del mercato Halal riconosciuto a livello internazionale da enti Governativi e non, in grado di certificare a livello mondiale prodotti agroalimentari e servizi secondo gli standard islamici. Decisiva e di notevole rilevanza la partecipazione all’evento di Halal International Authority, unico membro italiano che fa parte dell’organismo mondiale (WHFC). 

Si svolgerà a Rotterdam, in Olanda, il tavolo tecnico strategico del World Halal Food Council, ovvero il Concilio Mondiale delle autorità del mercato Halal riconosciuto a livello internazionale da enti Governativi e non, in grado di certificare a livello mondiale prodotti agroalimentari e servizi secondo gli standard islamici. In particolare si tratta dei massimi referenti diplomatici di 57 Paesi islamici che fanno parte dell’Oic  (Organization for Islamic Cooperation) e che costituiscono gli interessi di due miliardi di consumatori musulmani, ovvero più di un quarto della popolazione mondiale concentrata per lo più nel sud Est Asiatico, ritenuta attualmente la culla del mondo Halal.

Con 249 milioni di abitanti, l'Indonesia si conferma il più importante Paese agricolo dell’Asia e l’agricoltura la risorsa più redditizia per l’economia locale con un PIL pari al 38%.

Sedici iscrizioni per un totale decisamente superiore a quello previsto. Segnale inequivocabile che gli imprenditori italiani iniziano a scoprire le reali opportunità che il mondo globale Halal può rappresentare per l’economia del Paese. E’ stato un successo il corso di formazione sulla cartificazione Halal organizzato da Halal International Authority il 20 e il 21 ottobre scorsi nella sede di Crowne Plaza Milan City. 

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