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Venerdì, 23 Ottobre 2015 11:02

Le aziende italiane e la Certificazione Halal: un nuovo business che gli imprenditori iniziano a scoprire

Sedici iscrizioni per un totale decisamente superiore a quello previsto. Segnale inequivocabile che gli imprenditori italiani iniziano a scoprire le reali opportunità che il mondo globale Halal può rappresentare per l’economia del Paese. E’ stato un successo il corso di formazione sulla cartificazione Halal organizzato da Halal International Authority il 20 e il 21 ottobre scorsi nella sede di Crowne Plaza Milan City. 

È la seconda iniziativa del genere (dopo il corso del 28 e 29 maggio scorsi a Bari) organizzata quest’anno da HIA, l’organizzazione internazionale, non governativa, indipendente, riconosciuta da: Stati Islamici, Enti governativi e non, Organizzazioni Religiose e Associazioni dei Consumatori Halal nel mondo della certificazione Halal di prodotti e servizi che opera per l’accreditamento degli enti e delle professionalità e per lo sviluppo integrato: sociale, economico e commerciale. L’iniziativa che si è appena conclusa riporta un bilancio di tutto rispetto, a partire dunque dalle iscrizioni, al punto che gli organizzatori hanno dovuto anticipare la chiusura delle iscrizioni per sovrannumero. Tra le aziende che hanno preso parte alle full immersion dei tecnici di HIA figurano nuove ed interessanti realtà imprenditoriali (che hanno deciso di affacciarsi per la prima volta al mercato Halal) e alcuni internal auditors di aziende già certificate come LAPED SNC, PADANIA ALIMENTI SRL, ISPE SRL, GEOVITA FUNCTIONAL INGREDIENTS SRL, ESSECO SRL, ELLEDI SPA, COMPRITAL SPA e in corso di certificazione come DKS AROMATIC SRL, PASTIFICIO FAZION SPA, LATTERIE VICENTINE SCA, oltre a vari co-auditor e consulenti del settore della qualità.

Nelle due giornate di approfondimenti sono state analizzate varie tematiche per conoscere i principi fondamentali della Shariah Islamica; nonché i principi fondamentali legati all’Halal Critical Control Points (HCCP), al Corporate Social Responsibility (CSR), alla Gestione Ambientale e Sostenibilità e all’Halal Management System (HMS). 

Grazie ad aperto e proficuo dialogo tra aziende e tecnici di HIA sono stati affrontati temi importanti riguardanti sia la Certificazione Halal, sia il riconoscimento degli enti di certificazione. In particolare è stata un’occasione per sviscerare molti dubbi degli imprenditori rispetto al fenomeno degli enti di certificazione non accreditati e riconosciuti dagli organismi autoritari internazionali in materia di Halal anche a seguito di precedenti esperienze vissute dagli stessi imprenditori presenti al corso.  

Nell’ambito delle varie sessioni di lavoro si è parlato inoltre del mercato Halal e delle molteplici opportunità offerte dalla forte crescita di questo mercato nei diversi settori merceologici e di servizi. Attualmente il mercato globale Halal viene stimato in circa 2.100 miliardi di dollari, ed è in crescita di 500 miliardi di dollari l'anno. I consumi di cibo hanno una crescita media, nei Paesi del Golfo Persico, che è di circa il 10% annuo, ad eccezione dell'Arabia Saudita i cui consumi crescono addirittura al ritmo del 40% annuo. In Italia i consumatori sono 4 milioni e da solo il settore del cibo Halal fattura 13 miliardi di euro; otto miliardi provengono dall'esportazione e cinque dal mercato interno. La comunità musulmana residente nel nostro Paese cresce del 10-15% ogni anno.  Attualmente registra numeri pari a 4 milioni di cittadini compresi gli irregolari, con una forte presenza delle seconde e a volte addirittura delle terze generazioni". E il prodotto Halal, in questo caso, assolve ad una funzione più sociale: più prodotti sono certificati e più cresce il senso di appartenenza all'Italia del consumatore musulmano. Non solo: sono prodotti richiesti anche dagli italiani che hanno abbracciato la religione islamica. 

Dunque, attraverso le full immersion organizzate dagli esperti e dai tecnici di HIA è stato possibile inoltre fare chiarezza sugli accreditamenti mondiali necessari per il riconoscimento degli enti certificatori Halal e per l’esportazione verso i Paesi islamici e non. Tutto questo ha permesso ai partecipanti di acquisire solide conoscenze teoriche e pratiche in tutte le fasi di auditing Halal. Una formazione, quindi, indispensabile ai manager per stabilire una pratica di controllo competente nonché il codice di etica professionale che preservano l'integrità Halal per migliorare il livello e la qualità della certificazione Halal con l'attuazione del HIA Halal Quality System (HQS).

Soddisfatti gli imprenditori che hanno aderito al corso. Per la prima volta il numero alto delle adesioni dimostra che le aziende italiane hanno iniziato a scoprire le reali potenzialità che il mercato Halal può offrire non soltanto alle aziende italiane sempre più in affanno con i profitti ma all’intera economia nazionale che continua a resistere, seppur con molte difficoltà, al peso della crisi economica.