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Prodotti alimentari, bevande, cosmetici, farmaci e strutture di ospitalità come alberghi e ristoranti: in Italia sono 120 le attività commerciali certificate come “halal” che offrono circa 3.000 prodotti che rispettano la cultura islamica.

Proprio gli alberghi e le strutture per vacanza sono le aziende che, negli ultimi tempi, si stanno certificando con più frequenza adottando alcuni accorgimenti che corrispondono alle esigenze di un ospite di religione islamica: dalle camere con indicazione della direzione per la preghiera alla predisposizione di aree riservate per le famiglie, fino all’indicazione di orari per alternare la presenza di uomini e donne in piscina o nella Spa. Oltre, ovviamente, a offrire un menu ad hoc. “Il settore turistico offre grandi opportunità per le strutture che intendono adeguarsi alle richieste della clientela musulmana, fino a qualche tempo fa poco considerata in Italia. 

Uno spumante biologico, senz’alcool e certificato halal: un prodotto d’eccellenza del “made in Italy” capace di andare incontro alle esigenze religiose delle comunità islamiche e di aprire nuovi mercati per il Prosecco trevigiano. L’idea è venuta ad un’azienda vitivinicola della provincia di Treviso che ha lanciato in questi giorni un nuovissimo succo d’uva spumante, senz’alcol e rigorosamente biologico.

 
Lo spumante senz’alcool, che si chiama ”Zerotondo”, può fregiarsi del marchio “Halal”, l’Ente che certifica i prodotti conformi alle regole islamiche di liceità (“halal”): una garanzia e un elemento importante per poterlo esportare anche nei Paesi arabi.
Sono 3 mila i prodotti made in Italy che hanno ottenuto la certificazione halal. Le aziende col marchio che attesta che un bene è lecito per un consumatore musulmano, con una media di 30-40 articoli ciascuna, sono 120 e altre 30 sono in fase di certificazione. L’agroalimentare occupa il primo posto, seguono il settore farmaceutico e cosmetico. Ma non mancano persino le compagnie di trasporti e il settore turistico-ricettivo. Lo rende noto la filiale italiana della Halal International Authority.

Treviso – Astoria Vini ha presentato “Zerotondo”, un succo d’uva spumante, rigorosamente senz’alcool. Un prodotto biologico e, soprattutto, certificato Halal, con cui l’azienda di Refrontolo (Tv) vuole presidiare i Paesi arabi. La lavorazione di “Zerotondo” prevede una soffice pressatura dei mosti, che dopo una breve macerazione a freddo, viene conservato in appositi serbatoi refrigerati, che permettono di evitare la fermentazione. Viene poi addizionato con anidride carbonica di origine naturale.

Roma, 10 set. (Adnkronos/Labitalia) - L'ultimo arrivato è lo spumante 'alcol free' prodotto da Astoria Vini a Treviso. Ma sono 3.000 i prodotti made in Italy che hanno la certificazione 'halal'. L'unica che, seguendo la dottrina islamica, attesta che un prodotto è lecito per il consumatore musulmano. Le aziende certificate in Italia, per una media di 30-40 prodotti ciascuna, sono 120 e altre 30 sono in fase di certificazione. Spaziano dall'agroalimentare, che occupa il primo posto, al farmaceutico e al cosmetico, ma comprendono anche i trasporti e, ultimamente, il settore turistico-ricettivo.